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martedì 17 settembre 2013

Siamo in ripresa?? Ma quando? Ma dove??


Cari amici negli ultimi giorni i giornali sovvenzionati hanno sparato titoli mirabolanti riguardanti le ultime previsioni di confindustria. Facciamo un breve riassunto dei titoli, dalle edizioni online : La Stampa: "La recessione è finita". Il Corriere della Sera: "Confindustria : L'Italia ad una svolta. Saccomanni : Ora guardare al futuro". La Repubblica: "L'Italia ad una svolta. Squinzi: serviranno anni per recuperare".
Di fronte a questi titoli, scaturiti da una superficiale e partigiana lettura dei titoli dei quotidiani, avete due alternative: stappare lo champagne festeggiando oppure risparmiare, da ora in avanti , i soldi per i suddetti giornali. Del resto basterebbe citare un altro titolo di "Repubblica": "Confidustria vede la ripresa, ma sarà lunga ed insidiosa". Si tratta di un altro articolo del settembre 2013 ? No, è datato 9 settembre 2009.... Detto questo, vediamo i dati della relazione. La potete trovare qui. Noterete una maledetta abitudine da corso motivazionale di serie B di evidenziare una singola parola o due ogni tre righe, in modo da rendere la lettura del tutto particolarmente fastidiosa. Le notizie buone ci sono, purchè non siate in Italia. Infatti : "La contrazione del PIL nell'Area euro è, infatti, terminata nel secondo trimestre e la media del 2013 risulterà in modesta flessione (-0,3%); si rivedrà il segno positivo in quella del 2014 (+1,0%). La locomotiva statunitense è in frenata nel 2013 (+1,6% il PIL, dal +2,8% nel 2012), ma  - CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA Scenari economici n. 18, Settembre 2013 - riaccelera nel 2014 (+2,7%). Nei Paesi emergenti il ritmo di sviluppo si abbassa al + 4,7% quest'anno e al +5,1% nel prossimo (+6,2% nel 2011, +8,8% nel 2007)." Ricordiamo che sono previsioni, per ora di vero non c'è niente, ma , se non siete in Italia, le cose non vanno malissimo. Vediamo invece l'Italia: PIL 2013 : -1,65%. PIL 2014 : +0,7%. Cioè nel 2014 non si recupera neppure la perdita di prodotto interno lordo del 2013 , altro che quella del 2012/2011. Investimenti : 2013 -5,4%. 2014 +1,2%. Notiamo che veniamo da un calo del 8% degli investimenti nel 2012 e da un -1,8% nel 2011. Si tratta, nella migliore delle ipotesi , di investimenti per sostituzione. Consumi delle famiglie : 2012 -2,8% 2014 -0,01% Considerando che veniamo da un 2012 con un (bel) -4,3% nel 2014 facciamo un bel filotto di tre risultati negativi di fila. E come va l'occupazione? 2013 -1,5% 2014 -0,3 % quindi di occupazione non se ne parla proprio. Bella ripresa.... E comunque, da dove viene la ripresa se le famiglie non consumano e gli investimenti latitano? Esportazioni di beni e servizi : 2013 +1,4% 2014 +2,9% Ragioniamo però un secondo: non investiamo, quindi non miglioriamo la nostra produttività per unità prodotta (che è fra le più basse nella UE) né passiamo a produrre beni di qualità superiore . Perchè esportiamo? Perchè ci cinesizziamo, con forti contrazioni dell'utile per le aziende e della remunerazione anche per i dipendenti. Un calo qualitativo fortissimo per il nostro Paese, che non potrà che avere gravi conseguenze in futuro. Chi è il responsabile di tutto ciò? LO STATO: la pressione fiscale reale raggiungerà il 55% nel 2014. Peggio che uno stato socialista, ma questo non formerà la crescita dell'indebitamento che raggiungerà il 132% del PIL. Sottolineiamo ancora che questa è una visione OTTIMISTICA e che probabilmente non si verificherà., in quanto richiede una crescita estera che, in questo momento, è in dubbio,per lo meno con quelle percentuali. Quindi, buona ripresa!

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