Cari amici
negli ultimi giorni i giornali sovvenzionati hanno sparato titoli mirabolanti
riguardanti le ultime previsioni di confindustria. Facciamo un breve riassunto
dei titoli, dalle edizioni online : La Stampa: "La recessione è
finita". Il Corriere della Sera: "Confindustria : L'Italia ad una
svolta. Saccomanni : Ora guardare al futuro". La Repubblica:
"L'Italia ad una svolta. Squinzi: serviranno anni per recuperare".
Di fronte a questi titoli, scaturiti da una superficiale e partigiana lettura
dei titoli dei quotidiani, avete due alternative: stappare lo champagne
festeggiando oppure risparmiare, da ora in avanti , i soldi per i suddetti
giornali. Del resto basterebbe citare un altro titolo di "Repubblica":
"Confidustria vede la ripresa, ma sarà lunga ed insidiosa". Si tratta
di un altro articolo del settembre 2013 ? No, è datato 9 settembre 2009....
Detto questo, vediamo i dati della relazione. La potete trovare qui. Noterete
una maledetta abitudine da corso motivazionale di serie B di evidenziare una
singola parola o due ogni tre righe, in modo da rendere la lettura del tutto
particolarmente fastidiosa. Le notizie buone ci sono, purchè non siate in
Italia. Infatti : "La contrazione del PIL nell'Area euro è, infatti,
terminata nel secondo trimestre e la media del 2013 risulterà in modesta
flessione (-0,3%); si rivedrà il segno positivo in quella del 2014 (+1,0%). La
locomotiva statunitense è in frenata nel 2013 (+1,6% il PIL, dal +2,8% nel
2012), ma - CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA Scenari economici n. 18, Settembre 2013 -
riaccelera nel 2014 (+2,7%). Nei Paesi emergenti il ritmo di sviluppo si
abbassa al + 4,7% quest'anno e al +5,1% nel prossimo (+6,2% nel 2011, +8,8% nel
2007)." Ricordiamo che sono previsioni, per ora di vero non c'è niente, ma
, se non siete in Italia, le cose non vanno malissimo. Vediamo invece l'Italia:
PIL 2013 : -1,65%. PIL 2014 : +0,7%. Cioè nel 2014 non si recupera neppure la perdita
di prodotto interno lordo del 2013 , altro che quella del 2012/2011.
Investimenti : 2013 -5,4%. 2014 +1,2%. Notiamo che veniamo da un calo del 8% degli
investimenti nel 2012 e da un -1,8% nel 2011. Si tratta, nella migliore delle
ipotesi , di investimenti per sostituzione. Consumi delle famiglie : 2012 -2,8%
2014 -0,01% Considerando che veniamo da un 2012 con un (bel) -4,3% nel 2014
facciamo un bel filotto di tre risultati negativi di fila. E come va
l'occupazione? 2013 -1,5% 2014 -0,3 % quindi di occupazione non se ne parla
proprio. Bella ripresa.... E comunque, da dove viene la ripresa se le famiglie
non consumano e gli investimenti latitano? Esportazioni di beni e servizi :
2013 +1,4% 2014 +2,9% Ragioniamo però un secondo: non investiamo, quindi non
miglioriamo la nostra produttività per unità prodotta (che è fra le più basse
nella UE) né passiamo a produrre beni di qualità superiore . Perchè esportiamo? Perchè ci cinesizziamo, con forti contrazioni dell'utile per le aziende e
della remunerazione anche per i dipendenti. Un calo qualitativo fortissimo per
il nostro Paese, che non potrà che avere gravi conseguenze in futuro. Chi è il
responsabile di tutto ciò? LO STATO: la pressione fiscale reale raggiungerà
il 55% nel 2014. Peggio che uno stato socialista, ma questo non formerà la
crescita dell'indebitamento che raggiungerà il 132% del PIL. Sottolineiamo
ancora che questa è una visione OTTIMISTICA e che probabilmente non si
verificherà., in quanto richiede una crescita estera che, in questo momento, è
in dubbio,per lo meno con quelle percentuali. Quindi, buona ripresa!
Fonte: RischioCalcolato
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