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sabato 25 agosto 2012

Eurozona: Fine Crisi o Inizio Recessione?

Qualche giorno fa le principali agenzie di rating ci avevano sollevato l’animo in questo fine agosto. Ma ora ci troviamo di nuovo il fiato sul collo dopo i dati diffusi da Markit Economics

24/08/2012 Carlo Vallotto
 SI È VERO per un poco abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Del resto chi non desidera ricevere buone notizie? Soprattutto in questo periodo dove la crisi è la parola più pronunciata probabilmente in assoluto. Qualche giorno fa, due delle tre sorelle che hanno fatto del rating su tutto quello che è economia, il loro lavoro, avevano lodato l’Italia ( con Spagna e Portogallo accodati) e lodato le riforme messe in atto dal Governo tecnico di Monti.


TUTTAVIA IERI, sono arrivati i dati diffusi da Markit Economics sull'attività manifatturiera e dei servizi nell'Eurozona ad agosto a raffreddare gli animi. A dire la verità però, sono numeri che si riferiscono al mese di agosto. Che l'economia di Eurolandia stesse perdendo slancio si era già abbondantemente intuito. E l'ennesima conferma è arrivata dall'indice Pmi dei direttori agli acquisti dell'area euro. Ma vogliamo essere positivi e pensare-sperare che nei prossimi sei mesi gli stessi dati ci offrano una visione nettamente migliore.
AL MOMENTO i valori diffusi proiettano l’economia dell’Eurozona  verso la seconda recessione in tre anni. I dati, come  rimarca Markit Economics, che mostrano una contrazione dello 0,5-0,6% del Pil della regione nel terzo trimestre del 2012. Nel secondo trimestre il Pil dell'Eurozona ha registrato una contrazione dello 0,2% e con due trimestri di crescita negativa si è tecnicamente in recessione. 

L'INDICE RELATIVO al solo settore dei servizi è risultato pari a 47,5 punti (minimi da 2 mesi), in calo rispetto a luglio (47,9) e sotto le stime degli analisti (47,8); quello relativo al comparto manifatturiero si è invece attestato a quota 45,3 (massimi degli ultimi 4 mesi), sopra i 44 segnati a luglio e oltre le previsioni (44,2).  La riduzione delle attività si é estesa in tutta l'area di Eurolandia, a dimostrazione che l'economia sta perdendo rapidamente slancio e rischia di entrare in recessione nel terzo trimestre.

CHRIS WILLIAMSON, capo economista di Markit, ritiene che “i valori di luglio e agosto sarebbero storicamente in linea con un calo del Pil di circa lo 0,5-0,6% su base trimestrale, il che significa che ci vorrebbe un forte rimbalzo a settembre per cambiare queste previsioni».

NEL CASO IN CUI le stime di Markit Economics dovessero essere confermate dai fatti, per l'Eurozona si tratterebbe di una ricaduta in recessione dopo quella profonda del 2009. ''Per cambiare questa prospettiva sarebbe necessario un rimbalzo consistente dell'attività a settembre'', afferma Rob Dobson, economista di Markit.

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