Indice FTSE Mib
Dopo aver toccato il minimo dell’ultimo trimestre in area 17.800 alla fine del mese scorso , il valore dell’Indice ha subito un deciso contraccolpo - dovuto alla notizia del vaccino anti-Covid 19 dell’americana Pfizer - che l’ha proiettato in prossimità dei 21.000 punti, andando a infrangere sia il limite superiore del canale di regressione (divenuto rialzista da ribassista) quadrimestrale che quello annuale (ribassista) con incrocio a quota 20.700 ca.
La chiusura di venerdì si è attestata 20.904 sopra ai due limiti dei canali di regressione citati, ora divenuti potenziali supporti.
La previsione per il breve periodo (5 - 8 sedute) è di un ribasso di circa lo 0,65% (valore: 20.770), quindi parrebbe verosimile l’affidabile tenuta dei supporti di cui sopra, con conseguente ulteriore allungo, dapprima verso area 21.700 (resistenza dovuta alla linea di regressione polinomiale a 2 periodi), poi verso area 23.000 (muro pressoché insormontabile a 23.500).
Tuttavia è da rimarcare che la previsione si basa su una percentuale del 53% di positività, quindi assai rosicata rispetto il 47% di previsione ribassista che determinerebbe un ritorno del valore dell’Indice verso i 19.900 punti.
Il confronto con gli altri Indici denota un cronico netto svantaggio a carico del FTSE Mib, presumibilmente determinato dai principali indicatori economici italiani nettamente peggiori rispetto quelli degli altri Paesi UE.
In seguito alla caduta delle Borse avvenuta ala fine di marzo si può notare che:
- l’Indice Nikkey ha resistito meglio al ribasso rispetto tutti gli altri;
- ancora una volta il FTSE Mib è risultato il peggiore;
- il FTSE Mib e il CAC 40 si sono mossi con la medesima frequenza con un lieve vantaggio per quest ultimo.
>Nuovi max storici per il Dow Jones (Industrial Average) …
....il Nikkey si avvia ai massimi degli ultimi 30 anni (max storico a 38.916 punti nel dicembre 1989).
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