Ultimi post!

lunedì 29 settembre 2014

Tasi 2014, i geometri fiscalisti fanno il punto

Quasi tutti i comuni d'Italia hanno rispettato la scadenza prevista per le delibere di approvazione di aliquote e detrazioni per la Tasi 2014: al 10 settembre dei complessivi 8.057 comuni, ben 7.405 avevano effettuato l'inserimento delle delibere nel portale del federalismo fiscale, cioè il 92%-
Pertanto solamente in poco più di 600 comuni, l’8%, sarà applicata l’aliquota base dell’1 per mille.
Le delibere sono state ufficializzate e approvate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze principalmente nei mesi estivi, visto che a maggio 2014 i comuni che avevano delibarato erano poco meno di 2.000 (esattamente 1.913), con una particolare accelerazione negli ultimi giorni a ridosso della scadenza, per scongiurare il rischio di vedersi applicata l’aliquota base e perdere un gettito importante nelle casse comunali.
A fare il punto della situazione è Agefis, l'associazione dei geometri fiscalisti, che già da maggio, in vista della prima scadenza, aveva redatto un documento destinato sia ai professionisti che ai contribuenti. Oggi il documento è stato aggiornato con tutti i comuni che hanno deliberato, suddivisi per regione e quindi per provincia di appartenenza, con il link diretto alla delibera di riferimento di ogni comune, l’indicazione del tributo a cui si riferisce (Tasi, Tari o Imu), il codice catastale e le date di delibera e pubblicazione sul sito del Mef.
“La strada della Tasi sembra essere stata, fin da subito, in salita”, commenta Mirco Mion, presidente Agefis. “Le difficoltà dei comuni a deliberare in tempo per la prima scadenza di maggio e la generale poca chiarezza intorno a questa imposta hanno, infatti, esasperato i contribuenti, che spesso hanno avuto, ed ancora hanno, difficoltà a comprendere quanto, come e quando pagare”.
Difficoltà a parte, la ricapitolazione delle delibere permette di trarre qualche conclusione di interesse. A livello geografico emerge che al nord, su 4.515 comuni, hanno deliberato in 4.230 (il 94%), un dato in linea con il centro, a cui mancano ancora 79 comuni su 1.363 (il 6%). Più alta la percentuale dei comuni che non hanno deliberato al sud, dove mancano all'appallo 288 comuni (13%). Decisamente positivo il quadro dei capoluoghi di provincia: solo in due comuni su 110 non ci sono state le delibere, ovvero Crotone ed Enna.
Agefis ha poi riassunto le linee generali sui termini per i pagamenti, che non tengono conto di eventuali indicazioni diverse da parte dei singoli comuni, che hanno libertà di scelta anche sulle scadenze:
  • se il comune non ha deliberato entro il 10 settembre il versamento va fatto in un'unica soluzione entro il 16 dicembre;
  • se il comune ha deliberato entro il 10 settembre, il versamento dell'acconto va effettuato entro il 16 ottobre e del saldo entro il 16 dicembre;
  • se il comune aveva già deliberato prima del 31 maggio, il versamento dell'acconto risulta già effettuato, mentre il pagamento del saldo va fatto entro il 16 dicembre.
Il documento riassuntivo Agefis è disponibile a questo link.


Nessun commento:

Posta un commento