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lunedì 21 ottobre 2013

Legge Stabilità, proprietari di casa sempre più tartassati

Per Breglia (Scenari Immobiliari) la politica italiana ha scelto di appesantire le tasse sulla casa, azzerare gli investimenti esteri e nazionali sugli altri immobili e penalizzare chiunque voglia mettere a reddito una casa.

Quella approvata 2 giorni fa dal consiglio dei Ministri è "una manovra ambiziosa nelle intenzioni ma debole nell'efficacia". A parlare è Mario Breglia, presidente e fondatore di "Scenari Immobiliari", istituto indipendente di studi e di ricerche che analizza i mercati immobiliari italiani, e in generale, l'economia del territorio in Italia e in Europa. Che poi ha aggiunto: "Molti provvedimenti hanno natura vaga e il rischio è che tutto venga stravolto nel dibattito parlamentare". Interpellato da ProfessioneFinanza in particolare sulla proroga degli ecobonus e sul cambiamento della tassazione sulla casa, Breglia ha risposto: "Questi prolungamenti dei bonus sono sicuramente positivi per l'indotto immobiliare (mobili e ristrutturazioni leggere) ma rappresentano, direi, il minimo sindacale a fronte di una manovra che aumenta le imposte sulla casa e gli altri immobili". La legge di stabilità varata due giorni fa da una parte ha infatti prorogato per un altro anno, fino al 31 dicembre 2014, i precedenti bonus: al 65% l'ecobonus per il risparmio energetico e al 50% quello per le ristrutturazioni semplici, per poi scendere nel 2015 (il bonus energetico al 50% e quello per gli interventi semplici al 40%) e tornare a regime, al 36%, l'anno successivo. Ma nello stesso tempo ha apportato importanti modifiche nell'ambito della tassazione sulla casa, introducendo la Trise, che non sostituisce del tutto l'Imu. Questo nuovo tributo sui servizi comunali si suddividerà in due sezioni: la Tari (tariffa sui rifiuti) e la Tasi (tassa sui servizi indivisibili). La prima sarà a carico dei proprietari, mentre sulla Tasi i Comuni potranno chiedere il pagamento anche da parte degli inquilini per una quota massima del 30%. L'aliquota base della Tasi sarà dell'1 per mille rispetto al 4 per mille dell'Imu sulla prima casa. Da ricordare, però, che l'Imu continuerà a esistere come imposta sulle seconde case e sulle case di pregio. "I bonus hanno zero impatto sul mercato immobiliare", spiega Breglia, che poi ricorda come il recupero del mercato immobiliare sia stata la priorità di Obama e Bernarke, oltre che dei governi francese e inglese. "Da Tremonti a Monti fino a Letta la politica ha scelto, invece, di appesantire le tasse sulla casa, azzerare gli investimenti esteri e nazionali sugli altri immobili e penalizzare, come la manovra di oggiAggiungi un appuntamento per oggi, chi volesse mettere a reddito una casa per darla a una delle 800mila persone che cercano un alloggio, preferibilmente in locazione", commenta il fondatore di Scenari Immobiliari. Quanto alle prime stime di impatto che questo nuovo regime di tassazione avrà sugli italiani, Breglia ha concluso dicendo che "secondo i primi conteggi solo una piccola parte di proprietari avrà uno sconto rispetto all'Imu, per tutti gli altri incrementi tra il 10 e il 20%".
Fonte: ProfessioneFinanza

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