qualsiasi aumento della pressione fiscale su qualsiasi categoria di cittadini o imprese avrà inesorabilmente effetti contrari a quelli previsti sulle entrate fiscali.
La cosa incredibile è che il “previsto” aumento delle aliquote IVA sia ancora in discussione e non sia già stato cancellato.
Peraltro generando ancora un ulteriore effetto depressivo generato dalle legittime aspettative dei cittadini consumatori.
Vorrei farvi vedere quali mirabolanti effetti ha avuto l’aumento dell’IVA da 20% al 21% sul gettito generato da questa imposta (dati presi dal MEF):
Ohhh che meraviglia, dopo un piccolo iniziale aumento di gettito arriva l’inesorabile declino dovuto a:
- Minori consumi
- Aumento dell’evasione e del mercato nero*
Brutti sporchi maledetti cassaintegrati evasori!! Parasitacci proletari maledetti…. PAGATE!
E oggi stiamo ancora a discutere SE aumentare l’IVA?
Cioè siamo ancora al se e non a discutere dove incidere sugli 800 maledetti miliardi di spesa pubblica?
Ma davvero complimenti razza di cialtroni, vi faccio una facile previsione calcolata: in meno di 6 mesi l’aumento del nero e il crollo dei consumi azzererà l’extragettito derivante dall’aumento delle aliquote IVA con la notevole differenza di ritrovarsi con un ulteriore spinta verso la chiusura delle attività commerciali e produttive. La disoccupazione avrà una ulteriore spinta e ci ritrovemo a discutere su “dove” trovare altri soldi.
Bravi….: in Onore di Mr. Laffer vi posto l’andamento totale delle entrate tributarie:
Vorrei che notaste i magici effetti dell’aumento delle tasse sulle entrate fiscali.
Non esiste più nessuna possibilità per lo Stato di ottenere strutturalmente entrate maggiori fiscali, anzi non esiste nuova tassa per evitare che le entarte fiscali in futuro non diminuiscano strutturalmente. L’unica via è un taglio feroce della spesa e delle tasse, oppure una sana e sacrosanta bancarotta. Probabilmente entrambe.
Fonte: Rischio Calcolato
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