Secondo un articolo apparso su Italia Oggi, con la Circolare n. 6 l'Associazione delle fiduciarie chiarisce che deve intendersi compreso tra gli obblighi del fiduciante quello relativo al pagamento delle imposte e pertanto la fiduciaria deve ritenersi, almeno contrattualmente, sollevata dall'onore fiscale.
In assenza di più precise norme contrattuali relativamente alle modalità con le quali la fiduciaria può creare la provvista necessaria per far fronte al pagamento della nuova imposta è tuttavia suggeribile per le fiduciarie dare comunicazione al fiduciante dell'intervenuta novità fiscale (l'imposta di bollo appunto) e del conseguente obbligo di pagamento. Sarà bene, secondo l'Associazione, unire alla citata comunicazione la richiesta dei fondi necessari a far fronte al pagamento della tassa che, si ricorda, per l'anno 2012 non potrà superare i 1.200 euro ma che negli anni successivi sarà esclusivamente rapportata percentualmente al patrimonio finanziario intestato alla fiduciaria per conto del cliente. Qualora la fiduciaria non ricevesse o richiedesse istruzioni in tempo utile dovrà comunque ritenersi autorizzata a provvedere al pagamento della relativa imposta utilizzando le disponibilità del cliente per conto e nell'interesse del quale opera in qualità di mandatario. In attesa di vedere chiariti alcuni aspetti connessi all'applicazione della nuova imposta nella circolare del 31 gennaio l'assofiduciaria ha invece precisato che la nuova imposta di bollo non andrà applicata sulle quote di srl detenute in Italia per il tramite di società fiduciaria mentre la stessa dovrà essere applicata nel caso di conti metallo o depositi aventi ad oggetto materie prime come argento o oro.
Fonte: Professione Finanza
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