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sabato 26 gennaio 2013

Tobin Tax Approvata. La prima sarà l'Italia

Ha ottenuto il via libera la tobin tax, tassa sulle transazioni finanziarie, dall'Ecofin l'organismo che raccoglie i ministri delle Finanze dell'Unione Europea, che ha accordato a undici Paesi membri di avanzare nella "cooperazione rafforzata" per introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin tax).
I Paesi che potranno procedere, sulla base della voto a maggioranza qualificata di oggi, verso la Tobin tax, oltre all'Italia, sono Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Austria, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. Ora la Commissione europea potrà avanzare una proposta dettagliata. Secondo i regolamenti comunitari il numero minimo di adesioni per procedere con una "cooperazione rafforzata" deve arrivare da nove Paesi membri. Dal voto si sono astenuti Repubblica Ceca, Regno Unito, Malta e Lussemburgo. Si tratta di una "fondamentale pietra miliare nella storia della tassazione", ha commentato Algirdas Semeta, Commissario europeo per le politiche fiscali. Non solo: "Per la prima volta", ha aggiunto Semeta, "la tassa sulle transazioni finanziarie sarà applicata a livello regionale. Un blocco che rappresenta circa i due terzi del Pil europeo applicherà questa tassa equa insieme, rispendendo alle richieste da tempo fatte dai loro cittadini. E facendo questo, possono aprire la strada perchè altri facciano lo stesso". Incoraggiando gli altri Paesi ad adottare la tassa, il commissario ha annunciato che "nelle prossime settimane presenterà una proposta concreta". Anche se è ben chiaro ai piani alti di Bruxelles che il corretto funzionamento della tassa potrà arrivare solo quanto più la sua applicazione sarà estesa a livello globale, secondo alcune stime filtrate da alcuni dirigenti il gettito potrebbe raggiungere i 35 miliardi annui. , Prima dell'Ecofin il ministro delle Finanze irlandese, Michael Noonan, aveva spiegato che gli Stati membri Ue che hanno deciso di adottare la cooperazione rafforzata per la Tobin tax erano determinati ad andare avanti. La proposta inizialmente avanzata dalla Commissione Ue prevede che il trading in bond e azioni dovrebbe essere tassato allo 0,1%, mentre l'imposizione su derivati dovrebbe registrare un'aliquota dello 0,01%. Secondo il meccanismo italiano, ci dovrebbe essere un'introduzione a scaglioni a partire dal mercato azionario per poi passare agli altri strumenti finanziari. Come si riporta nel dossier di documentazione della Camera sulle modifiche al bilancio dello Stato di fine dicembre, la Tobin tax così come è stata congegnata e rivista in Italia comporta "un minore gettito nel 2013 (-84 milioni) a fronte di maggiori entrate nel successivo biennio (127 milioni nel 2014 e 114 milioni nel 2015)". Le ultime modifiche recepite hanno elevato l'aliquota dallo 0,05 allo 0,2% per i trasferimenti di proprietà (non compravendite) con riduzione alla metà (0,1%) per i trasferimenti che avvengono su mercati regolamentati e su sistemi multilatera1i di negoziazione. Esentati i trasferimenti di proprietà di azioni emesse da società con capitalizzazione media inferiore a 500 milioni di euro. Secondo Vittorio Grilli, ministro dell'Economia, è "difficile" prevedere i tempi in cui l'Italia introdurrà la tassa sulle transazioni finanziarie. "E' la prima volta che facciamo una cooperazione rafforazata in ambito fiscale, dobbiamo studiare bene le procedure". Quanto al gettito previsto per l'Italia, Grilli ha ricordato che "nella legge di stabilità avevamo previsto un gettito di circa 1 miliardo". Secondo Semeta, comunque, la tassa potrebbe essere introdotta nei Paesi che aderiscono alla cooperazione rafforzata dal primo gennaio del 2014.

Fonte: Professione Finanza

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